domenica 10 ottobre 2010

Ultimo

allenamento, stamattina sveglia col botto, quello di una macchinetta che ha curvato proprio davanti al Dojo, contro un palo...niente di grave ma siamo tutti svegli e Yukie ci porta giù un'ora prima del previsto. provo le parti difficili dei kata, ginocchia a parte, mi sento bene, i movimenti sufficientemente fluidi, i piedi che per la prima volta in 4 anni scivolano bene anche su questo parquet, busto eretto, mi sento alto, e la spada presa in prestito da Carlo che lacera l'aria umida della mattina. abituato alla mia spadona, con questo iaito supero il muro del suono pur mantenendo una rotazione ampia e corretta. e' l'unica cosa che quest'anno ne Yukie ne il Maestro non mi hanno corretto. pero' e' anche la cosa che in una gara in Giappone gli arbitri guardano meno...
calletti, arrossamenti e indolenzimenti vari dicono che non mi sono risparmiato negli allenamenti, ho solo un problema di infiammazione generale alle ginocchia, che il dottor Gege definisce una sicura borsite, ma dopo un po' di riscaldamento il dolore passa.
l'allenamento mattutino finisce con la visita di Mina e Arumi, le due splendide bambine che ci donano un embu dei loro 5 kata preparati per la gara. colpo basso! vedo che anche Gege scuote la testa, si muovono meglio di noi! pero' si offrono col padre di accompagnarci al sushi bar, e li le batosto per bene, mi prendo la rivincita. l'orgoglio e' a pezzi ma la pancia sorride.
riposiamo fino alle 18, che e' adesso, e ora scendiamo giù per l'ultimo allenamento, non più di due ore, la cosiddetta rifinitura. mi sono svegliato con una netta sensazione di incazzatura e cattiveria, io ci sono. e ho intenzione di non perdere l'occasione per nessuna ragione. ho lavorato tanto, prima ancora di venire qui in Giappone, so che quello che il Maestro mi sta insegnando non e' finalizzato alla gara e so bene che le gare raccontano storie particolari, fatte di tensione, adrenalina, sguardi, intimidazioni non verbali, e tanto momento Zen: li, in quell'unico momento nel tempo e nello spazio, si racconterà una storia particolare e diversa dal resto. e io ho molto da raccontare, vengo da tanti fantastici momenti, da tante fortune (penso a Linda e ai miei fantastici bimbi), ma anche da tanti momenti duri, alcuni difficili, altri terribili. a volte ho vinto, spesso ho perso. amo lo iaido per questo, mi prepara, mi arma, mi affila, che sia sconfitta o vittoria non ha importanza. Farlo! Questo, Ora, Qui, e' già una vittoria.
Vado giù per l'ultimo allenamento.
Domani mattina si parte alle 6, un paio di ore d'auto, giuste giuste per mantenere la concentrazione.

Banzai!

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